Da qualche anno, molti autori si spendono per far uscire la media education dai confini (confortevoli, ma limitanti) della scuola, per aprire nuovi percorsi capaci di portare strumenti, idee, proposte media-educative in ambienti e contesti aperti. La pastorale, il no profit, le comunità, la peer education sono solo alcuni degli ambienti che non possono non considerare la media education come prospettiva di senso e da cui la media education stessa può imparare.
Come si declina la media education rispetto al lavoro pastorale? Partiamo da questo interrogativo.