I videogiochi rappresentano sempre più un settore “serio” ed economicamente rilevante sia nel mondo della rete, sia in quello dello spettacolo.
Alcuni titoli costano – e incassano – molto di più dei kolossal di Hollywood. Generano migliaia di posti di lavoro, fenomeni, mode, competizioni. Milioni di persone che su Youtube e Twitch si divertono a guardare altre persone che giocano.
I videogiochi non sono – solo – un passatempo per giovani. Le statistiche ci dicono che sono milioni gli adulti – soprattutto maschi e tra i 20 e i 50 anni, che giocano. E proprio come non tutti i programmi televisivi e non tutti i film sono adatti ai bambini – sia per complessità, che per presenza di eventuali “temi forti”, c’era bisogno di un modo per aiutare genitori e nonni, anche i meno esperti, a capire quale videogioco può andare bene per i ragazzi.