Nei mesi del lockdown per il Coronavirus tanti di noi che lavorano in parrocchie, associazioni e realtà religiose hanno avuto modo di apprezzare gli enormi vantaggi delle tecnologie digitali. Senza la celebrazione delle messe in streaming, le parole dei gruppi Whatsapp parrocchiali e la guida dei pastori sui social network ci saremmo sentiti ancora più soli.
Eppure, mai come in questo periodo di “distanza sociale” ci siamo resi ancora conto di quanto sia decisivo – per la nostra vita e per la nostra fede – poterci incontrare in presenza per essere e sentirci sempre di più comunità.