Commissione Vaticana Covid-19. Work for all: lavoro per tutti

Tutorial in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e la Commissione Vaticana Covid-19.
Con Martina Giacomel, Task Force Economia Commissione Vaticana Covid-19

 

Il tema del lavoro è un tema centrale nel pontificato di Papa Francesco, il quale, nell’esortazione apostolica “Evangelii gaudium” lo qualifica con quattro termini: «libero, creativo, partecipativo e solidale» . Sempre Papa Francesco ci ricorda che «la persona umana è un creatore, e crea attraverso il lavoro. Il lavoro ha in sé il bene e crea l’armonia delle cose (…) e coinvolge l’uomo in tutto, nel suo pensiero e nelle sue azioni. E questo dà dignità all’uomo».

 

Il lavoro inteso come vocazione e realizzazione di sé, in coerenza con le proprie attitudini e capacità, consente pertanto una maggiore soddisfazione e agevola la persona nel portare il proprio contributo alla società.

Mai come ora, in tempo di pandemia, il mondo del lavoro si presenta nella sua complessità, evidenziando pregi e criticità causati dall’aumento della disoccupazione, dalle varie forme di lavoro nero e precario, da nuove modalità lavorative e dalle difficoltà di chi un lavoro stenta a trovarlo.

Data la centralità del lavoro nella promozione dello sviluppo umano integrale e della dignità, la Commissione Vaticana sul COVID-19 – istituita da Papa Francesco a marzo 2020 in seno al Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale – si è impegnata a promuovere una rivalutazione spirituale ed economica del lavoro attraverso una iniziativa ad hoc.

Il progetto, dal titolo “Work for All” – lavoro per tutti – è promosso dalla Commissione Covid ed è supportato da un gruppo di lavoro eterogeneo che vede il coinvolgimento di diversi Dicasteri della Curia romana.

L’idea è semplice: partendo da un ascolto attivo delle esperienze di vita reale delle Chiese locali – in particolare quelle ai margini della società, si vuole comprendere a fondo le sfide affrontate dalla forza lavoro locale, raccogliere e mettere in contatto buone pratiche già esistenti in tutto il mondo che a loro volta possono ispirare ulteriori azioni, e, infine co-creare con l’aiuto delle Chiese locali piani di azione e proposte che guardano ai bisogni dei più vulnerabili.

Per fare ciò, la metodologia operativa messa in atto è quella tipica della Commissione Covid che si basa su tre azioni consequenziali: See, Judge, Act, ossia Vedere, discernere, agire.

 

La prima fase, vedere, prevede l’esercizio di un’analisi preliminare per  una comprensione di base delle determinanti strutturali e delle sfide prevalenti in specifiche regioni nonché opportunità politiche esistenti per il cambiamento.

Per la seconda fase di discernimento,  il gruppo di lavoro collaborerà con gli attori locali e le chiese per determinare le priorità, identificare le opportunità di cambiamento ed elaborare possibili piani d’azione da intraprendere, anche attraverso l’advocacy, il dialogo politico e l’azione sociale a sostegno dei più vulnerabili ed emarginati.

Infine, l’agire, prevede la progettazione di una tabella di marcia fondata sulla solidarietà e sulla sinodalità, per un processo sostenuto di dialogo e impegno con le comunità locali, co-creando risorse che rispondano alle sfide territoriali e attrezzino le chiese locali per rispondere ai bisogni espressi dalle loro comunità.

Il progetto, di durata pluriennale, punterà a mantenere questi canali di dialogo per l’apprendimento incrementale e reciproco. Attraverso un ascolto e dialogo continuo la Commissione mira a dare il via ad un discernimento congiunto con le Chiese di tutto il mondo con il fine ultimo di proporre un percorso inclusivo verso il futuro post-Covid a partire dalla creazione di un lavoro buono, dignitoso, sostenibile e resiliente.

Il Covid-19 ha messo a nudo le ingiustizie che minacciano il benessere, la sicurezza e la vita di tutti, anche se in modo sproporzionato sui poveri e più vulnerabili. E nel campo del lavoro, queste crisi e ingiustizie rischiano di avere ripercussioni a lungo termine.

La pandemia dunque, come ha ricordato più volte Papa Francesco, deve essere colta come un’opportunità unica per immaginare una nuova narrativa che circonda il mondo del lavoro che risponda all’ideale del lavoro come pilastro essenziale della dignità umana.

Testi: Martina Giacomel, Task Force Economia Commissione Vaticana Covid-19

Autore: Martina Gelsomini
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